Locazioni e risarcimento dei danni cagionati dal conduttore: la legittimazione passiva compete anche al locatore

TRIBUNALE ISERNIA, SEZ. UNICA, SENT., 09/12/2024

Con la recente sentenza del 9 dicembre 2024, il Tribunale civile di Isernia si è pronunciato sulla richiesta di rimessione in pristino e risarcimento danni spiegata da un condomino in danno del conduttore di un appartamento posto nel medesimo condominio che aveva costruito illegittimamente un gradino sul suolo condominiale, occupandolo mediante fioriere e tavolini, nonché del locatore e proprietario dell’immobile.

Quest’ultimo resisteva eccependo la sua carenza di legittimazione passiva.

Il Tribunale di Isernia, tuttavia, rigetta l’eccezione preliminare di carenza di legittimazione rilevando che il locatore sia comunque gravato dall’onere di garantire, nel confronti del condominio, il rispetto da parte del conduttore del regolamento condominiale e che il comportamento di quest’ultimo non arrechi disturbo agli altri condomini nel godimento della cosa comune.

Il locatore, come chiarito, non è responsabile solo delle proprie condotte e violazioni delle norme regolamentari ma anche di quelle commesse dal conduttore del suo bene,  “…essendo tenuto non solo a imporre contrattualmente al conduttore il rispetto degli obblighi e dei divieti previsti dal regolamento, ma altresì a prevenirne le violazioni e a sanzionarle, anche mediante la cessazione del rapporto” (cfr. Cassazione nella sentenza n. 8239/1997).

Luigi Romano

Avvocato del foro di Roma, cofondatore dello studio Legale Martignetti e Romano, docente di diritto civile nei corsi di preparazione per l’esame d’avvocato e collaboratore delle cattedre di diritto dell’Unione europea, European Judicial Systems e della Clinica legale CEDU presso l’università di Roma Tre. Ho completato i miei studi accademici con un master in Homeland Security presso il Campus Bio Medico e con un dottorato europeo in diritto di famiglia nel diritto internazionale privato dell’Unione europea tra l’università di Roma Tre, Lund University (Svezia) e la Universidad de Murcia (Spagna). Credo fermamente nella funzione sociale che l’avvocato ha l’onore e l’onere di esercitare e nello spirito di colleganza e unione che aimè sempre meno si riscontra tra le aule di Tribunale. Da poco più di un anno mi sono affacciato con passione nel mondo della politica forense assieme ad AFEC, come membro del suo rinnovato Direttivo, con la fiducia che uniti potremo ridare il lustro e il prestigio che il nostro Ordine ha avuto in passato e che deve tornare ad avere. All’interno di Afec mi occupo dell’organizzazione dei convegni, della redazione di articoli giuridici e note a sentenza, specie in ambito di diritto di famiglia, diritto civile, diritto internazionale privato e diritto dell’Unione europea.